Il brand è un nome, un termine, un simbolo, un design o una combinazione di questi elementi che identifica i beni o i servizi di un venditore differenziandoli da quelli dei concorrenti”.
Fino alla fine degli anni settanta, l’attenzione delle imprese era focalizzata quasi unicamente sul prodotto e il marchio era “poco più di un nome”.Il 
brand diventa una componente centrale nelle relazioni sociali a partire dai primi anni Ottanta quando, inizialmente negli Usa, l’élite degli yuppies iniziò a manifestare il proprio stile di vita e le ricchezze attraverso un consumo che metteva in primo piano il marchio griffato. In Italia questo fenomeno si diffuse, soprattutto con i Paninari. Partito dalla Milano Bene e successivamente diffuso in tutta la penisola questa moda prevedeva abbigliamento esclusivamente di marchi noti. I paninari avevano un dress code molto rigoroso: erano tutti vestiti con giacconi imbottiti, jeans firmati, scarponi o stivali da mandriano Armani, Levi’s, Uniform. Durango Timberland. Moncler, 

La nuova visibilità che il brand assume è anche favorita dalla contemporanea crescita delle Tv private che, attraverso le pubblicità, hanno favorito la costante presenza dei marchi nelle immagini dei cittadini. 

Oggi più che mai, gli individui sono consapevoli del significato intrinseco che ogni marchio incorpora e un particolare brand spesso definisce “chi siamo” attraverso l’espressione di un insieme di valori e attribuiti codificati nel tempo. 

Attraverso il playoff (motto o frase di carattere emotivo che dà voce al marchio), Ogni marca nota diventa espressione di un modo di vivere, di un valore: Nike, Just do it; Nokia, Connecting people; Saab, moove your life; ecc… 

Il valore simbolico della marca, assume per il consumatore la funzione di guida ed orientamento nel processo di acquisto; le marche sono diventate importanti “risorse culturali” alla quali le persone fanno riferimento. 

Brand Equity

Il Marketing non e’ una battaglia di prodotti, e’ una battaglia di percezioni.”

Il brand è un bene intangibile che fa parte del capitale aziendale, rappresenta la ragione per cui un consumatore è disposto a pagare di più per un prodotto o servizio rispetto ad un altro, a parità di qualità e attributi.

La capacità di una marca di generare valore economico si definisce brand equità e si fonda su ciò che i consumatori conoscono e pensano della marca. 

La brand equity è composta da cinque elementi: notorietà, associazioni, immagine, qualità percepita e fedeltà. 

I primi tre elementi sono legati ad aspetti della comunicazione, in particolare la notorietà, le associazioni di marca e, in parte, l’immagine di marca.

La qualità percepita è invece la capacità dell’azienda di conferire ai suoi prodotti adeguati livelli qualitativi che siano percepiti dai consumatori; la fedeltà indica il livello di soddisfazione del consumatore. 

Poiché la marca occupa un ruolo centrale nella mente delle persone, per un’impresa è fondamentale gestire strategicamente il brand, divenuto uno degli asset competitivi più importanti; è necessario differenziare i prodotti, dotandoli del potere di un brand (processo di branding) e informando e comunicando ai consumatori le qualità che la marca racchiude in sé, motivando le ragioni per cui il prodotto richiede un prezzo d’acquisto più alto.

Le strategie di gestione del brand sono il fondamento del brand management contemporaneo e implicano l’uso di pubblicità e di altre tecniche mediatiche rivolte ai consumatori.

Il Branding

L’importanza del marchio

Il branding è la strategia attuata dall’impresa per aiutare le persone a identificare e sperimentare rapidamente un marchio dando un motivo per scegliere i suoi prodotti rispetto a quelli della concorrenza, chiarendo ciò il marchio rappresenta.

Semplificando, un prodotto è ciò che si vende, un Brand è un simbolo identificativo, un nome, un termine o una combinazione che le aziende usano per distinguere il loro prodotto dagli altri. Una combinazione che rappresenta l’immagine percepita del prodotto che si vende, e il branding è la strategia per creare quell’immagine.

Perché una strategia di branding abbia successo occorre che i clienti abbiano la chiara percezione che vi siano differenze significative tra i marchi esistenti in una categoria.

L’obiettivo è quello di attrarre e mantenere i clienti e gli altri stakeholder.

Ad esempio, McDonald’s utilizza la sua pubblicità per creare l’immagine di un luogo divertente dove i genitori possono portare i loro figli, oltre ad essere un punto di riferimento per un pasto veloce.

Quando il consumatore pensa a Just.it, può pensare a quanto sia facile e veloce ordinare un buon pasto ed il tono allegro usato nelle pubblicità dell’azienda crea l’immagine di un’esperienza di shopping online divertente.

Perché è fondamentale fare branding per le imprese?

Il branding è una parte fondamentale per la stragrande maggioranza delle imprese, poiché ha effetti diretti su: